Indicatore di tempestività dei pagamenti

 

L'articolo 8, comma 3-bis, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha modificato l'art. 33 della legge 14 marzo 2013 n. 33 (che stabiliva che le pubbliche amministrazioni pubblicano, con cadenza annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture, denominato: «indicatore di tempestività dei pagamenti»), prevedendo che "Le pubbliche amministrazioni pubblicano, con cadenza annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture, denominato «indicatore annuale di tempestività dei pagamenti». A decorrere dall'anno 2015, con cadenza trimestrale, le pubbliche amministrazioni pubblicano un indicatore, avente il medesimo oggetto, denominato «indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti». Gli indicatori di cui al presente comma sono elaborati e pubblicati, anche attraverso il ricorso a un portale unico, secondo uno schema tipo e modalità definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare sentita la Conferenza unificata."
 
Il DPCM 22/9/2014, all'art. 9, comma 3, ha previsto che "L'indicatore di tempestività dei pagamenti [...] è calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l'importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento.
 
Pertanto, fermo il dato medio annuale, con decorrenza 1/1/2015 la pubblicazione dell'indicatore di tempestività dei pagamenti avviene con cadenza trimestrale ed è inteso in termini di scostametno medio di pagamento ponderato in base all'importo delle fatture essendo calcolato come la somma, per ogni singola fattura, del risultato dell'operazione:

[-(data scadenza-data pagamento)*importo pagato]/ totale importi fatture pagate.
 
Ciò significa che l'indicatore è contraddistinto dal segno negativo (-) o da segno positivo (+) a seconda che il dato medio dei pagamenti sia effettuato, rispettivamente, in anticipo o in ritardo rispetto alla scadenza contrattuale (normalmente 30 giorni).